In tema di accertamento Tari e lotta all’evasione/elusione, le amministrazioni possono attuare seguendo la scia di alcuni comuni che si sono fatti promotori di tali iniziative nella regione Emilia Romagna, coinvolgendo la stessa Anci, apportando grandi risultati, delle misure di contrasto concrete al pagamento della tassa rifiuti da parte delle attività economiche.
Deve prendere tutto avvio con l’impulso della Giunta che propone al Consiglio comunale la modifica al regolamento di Nettezza Urbana facendo in modo che il corretto smaltimento dei rifiuti e il pagamento della Tari costituisca prescrizione di pubblico interesse ai sensi dell’art. n.9 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), in cui si recita che“…chiunque ottenga un’autorizzazione di polizia deve osservare le prescrizioni, che l’autorità di pubblica sicurezza ritenga di imporgli nel pubblico interesse.”
In sostanza le attività economiche che non corrisponderanno la Tari, vedranno l’avvio di un procedimento a più fasi che, in caso di totale inadempienza da parte del contribuente potrà tradursi nella sospensione della licenza commerciale fino ad un massimo di 3 mesi, come previsto dalla legge. Ovviamente perchè si fa valere la licenza come autorizzazione di di polizia, la quale deve pertanto osservare le prescrizioni che la pubblica autorità ritenga di imporgli, e tra queste fa valere la corresponsione del versamento Tari. Conseguentemente al mancato versamento verrà sospesa l’autorizzazione, o meglio la licenza.
Dunque, vediamo come grazie alla modifica regolamentare, prevedendo che il mancato pagamento dei tributi possa costituire violazione dell’ordine pubblico ed impostati gli atti di diffida e contestazione, in stretta sinergia con il Settore Attivita’ Economiche, ciò che avviene è un cambio di rotta e un’intesificazione dell’attività non solo accertativa, ma sopratutto a livello di riscossione.
Alla tradizionale attività di accertamento e di recupero degli insoluti si affiancheranno dunque i nuovi strumenti più efficaci ai fini della riscossione del tributo. L’Ufficio Tributi dopo aver effettuato gli accertamenti del caso comunicherà gli esiti all’Ufficio Attività Produttive (SUAP), il quale, comunicherà l’avvio del procedimento agli interessati dando a questi 30 giorni per regolarizzarsi. Trascorsi i 30 giorni, in assenza di esiti positivi, si procederà con le sanzioni pecuniarie e con l’avvio del procedimento di sospensione della licenza.
Così nel decreto Crescita all’art 15-ter è contenuta una disposizione che ha introdotto misure preventive per sostenere il contrasto dell’evasione dei tributi locali. Tale norma prevede la facoltà di disporre con il proprio regolamento quanto sopra descritto, ovvero che il rilascio o il rinnovo e la permanenza in esercizio delle attività commerciali o produttive, sottoposte al rilascio di licenza, autorizzazione e concessioni, siano subordinate alla verifica della regolarità del pagamento dei tributi locali dei soggetti richiedenti.
Lo stesso testo però al Capo II, introduce le misure per il rilancio degli investimenti privati, e dall’art. 30 ss introduce le agevolazione per promozione dell’economia locale mediante la riapertura e l’ampliamento di attività commerciali, artigianali e di servizi. Si disciplinano dunque, da un lato, le misure a tutela dell’attività di accertamento, o meglio ad incremento del contrasto all’evasione, dall’altro, si disciplina la concessione di agevolazioni in favore di soggetti che procedono all’ampliamento di esercizi commerciali già esistenti, ad esempio, o alla riapertura di esercizi commerciali chiusi da almeno sei mesi, con la limitazioni che debbano essere situati nei territori di comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti.
La misura del contributo devoluto a tali attività commerciali, è rapportata alla somma dei tributi comunali dovuti dall’esercente e regolarmente pagati nell’anno precedente a quello nel quale è presentata la richiesta di concessione e fino al 100 per cento dell’importo, secondo quanto stabilito dal comma 9 dell’art. 30 del DL 30/04/2019 n.34 (Decreto Crescita).
Dunque, le attività commerciali, ricevono la possibilità di essere puniti con la sospensione delle licenze per il mancato versamento dei tributi locali, ma nello stesso tempo vengono premiati se regolari, con agevolazioni, laddove le condizioni lo consentono. Il Legislatore sembra voler ambire al principio cardine del diritto tributario, maggiore equità e giustizia, arrivando a ricomprendere sempre più aderenza ed efficacia nel principio “pagare tutti per pagare meno”.