L’ANCI Lombardia, ha pubblicato una nota informativa avente ad oggetto “Canoni patrimoniali non ricognitori: Il Consiglio di Stato boccia il TAR Lombardia e conferma il cumulo con la COSAP/TOSAP”.
Nel documento l’ANCI si è apprestata a dar maggior vigore alla tesi già chiarita dal Consiglio di Stato sulla spinosa materia dei canoni patrimoniali non ricognitori. A questo punto dedichiamo poche righe alla qualificazione dei suddetti.
Il canone in questione è quel provento che i Comuni hanno titolo ad incassare per tutte le occupazioni a carattere permanente del demanio o del patrimonio stradale. Sono soggetti a questo tipo di canone la cartellonistica pubblicitaria, le frecce pubblicitarie, l’arredo urbano, l’illuminazione pubblica, nonché i cosiddetti sottoservizi (reti luce e gas) ed infine le reti tecnologiche (fibre ottiche, telecomunicazioni, ecc.), con tutte le loro tipiche infrastrutture (cabine, tralicci, manufatti di qualsiasi tipo).
La grande sfera di applicazione del canone produce una vasta quantità di soggetti passivi e lapalissiana conseguenza è l’instaurarsi di una notevole mole di contenzioso. Da ultimo il Tar della Lombardia con la decisione dell’inizio di quest’anno, si era espresso a favore degli utenti e quindi della tesi più restrittiva. In tale giudizio, in cui si contestava la pretesa di applicazione del canone da parte del Comune alla Società interessata per la posa di una rete di fibra ottica, in applicazione dell’art. 93 del D. L. vo n. 259 del 2003. Al contrario i giudici del Consiglio di Stato interpretano come espressione di una regola applicabile anche a tutte le altre tipologie di cespiti. Pertanto afferma l’applicabilità del canone concessorio non ricognitorio su tutte le occupazioni soprarichiamate.
Dobbiamo in ultima battuta sottolineare che l’istituzione del nuovo canone rappresenta per il 2016 un’importantissima possibilità per incrementare il gettito comunale, poiché essendo un entrata patrimoniale sono esclusi dal blocco dell’aumento dei tributi introdotto con la Legge di Stabilità 2016.