La proroga a ottobre della
Tasi per i Comuni che il 23 maggio risultavano ancora sprovvisti delle aliquote e, probabilmente, il varo dei primi decreti attuativi della delega fiscale. A
cominciare da quello sulle commissioni
censuarie, legato alla riforma del catasto, e dal testo sulle semplificazioni fiscali. Sono i primi
provvedimenti economici che il Governo varerà
dopo il significativo successo ottenuto dal Pd di Matteo Renzi nella tornata elettorale delle europee
appena conclusa. La tabella di marcia non è
stata ancora ufficialmente confermata ma il premier è
fermamente intenzionato a rispettare impegni e scadenze annunciati prima del 25 maggio. Anche se non è
ancora certo che la proroga della Tasi e
la prima fase di attuazione della delega fiscale ottengano in “accoppiata” il via del prossimo
consiglio dei ministri, che si terrà giovedì
29 o venerdì 30 maggio. A chiarire maggiormente la
situazione sarà la riunione del pre-Consiglio dei ministri in calendario oggi. Al momento l’ok al posticipo della Tasi per circa 6mila Comuni appare quasi sicuro
mentre non ancora del tutto a punto sarebbe
l’operazione per cominciare ad attuare la delega fiscale. Sul fronte Tasi il Governo dovrà anzitutto chiarire
se il termine per l’acconto sarà
effettivamente prorogato al 16 ottobre, data indicata dal presidente dell’Anci, Piero Fassino, e non a settembre
come inizialmente annunciato dall’esecutivo.
Dopo le indicazioni fornite dallo stesso premier nei giorni scorsi il posticipo a ottobre appare quasi
sicuro. La questione Tasi è anche oggetto di alcuni
ritocchi al decreto Irpef che da oggi
tornerà ad essere sotto i riflettori delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Il viceministro
dell’Economia, Enrico Morando, ha confermato
che si sta valutando l’ipotesi di estendere il bonus Irpef ai nuclei mono-reddito con almeno 3 figli. Per quel che riguarda le commissioni censuarie,
la loro ridefinizione è precondizione essenziale
per avviare la riforma del catasto che entro cinque
anni rivedrà l’assetto immobiliare, sulla base dei metri quadri e non più sui vani. Spetterà proprio alle
commissioni censuarie utilizzare il nuovo
algoritmo che servirà ad avvicinare il valore medio delle abitazioni ai prezzi di mercato. Operazione da condurre
con grande attenzione, che riguarderà il
bene primario della casa, su un totale di ben 63 milioni di abitazioni e il 67% delle famiglie proprietarie
di immobili. Commissioni censuarie e nuovo catasto
marciano dunque in parallelo. Il decreto legislativo
sulle semplificazioni non è meno rilevante, passaggio
fondamentale per preparare dal prossimo anno l’invio della dichiarazione dei redditi precompilata per 18
milioni di contribuenti, dipendenti e pensionati.
Nel testo del decreto legislativo dovrebbe altresì essere inserito il riordino dei regimi
semplificati, l’incentivo alla fattura
elettronica tra privati e la revisione della riscossione a livello locale. Stando all’impianto delineato dalla
delega, il processo di semplificazione degli
adempimenti tributari investirà anche la struttura delle addizionali regionali e comunali. Nel
mirino soprattutto gli adempimenti «ritenuti
superflui ai fini del controllo e dell’accertamento da parte dell’amministrazione finanziaria», o
comunque non conformi al principio di
proporzionalità. In arrivo semplificazioni anche per le le funzioni dei sostituti d’imposta, Caf e degli
intermediari, attraverso il potenziamento
dell’utilizzo dell’informatica. FONTE: IL SOLE
24 ORE