E’ quanto prevede l’emendamento al decreto Irpef (dl 66/2014) presentato martedì sera dal governo che rinvia al 2015 l’obbligo a carico dei comuni di inviare ai contribuenti i bollettini Tasi precompilati. Un obbligo a cui il governo Renzi teneva molto in un’ottica di semplificazione, ma che si è subito scontrato con le difficoltà tecniche sollevate dai sindaci. Così, tutto viene rimandato all’anno prossimo allorquando scatterà l’obbligo per i sindaci di assicurare «la massima semplificazione degli adempimenti dei contribuenti». Gli enti avranno due opzioni: rendere disponibili i modelli compilati su richiesta dei contribuenti o procedere autonomamente all’invio dei bollettini.
Ma per quest’anno chi vorrà pagare la Tasi col bollettino, approvato con decreto dello scorso 28 maggio, dovrà calcolarsi l’imposta da sé.