Il presidente dell’Anci Piero Fassino e quello dell’Upi Achille Variati hanno inoltrato con una lettera al ministro dell’Interno Angelino Alfano la richiesta, ai sensi dell’articolo 151 comma 1 del Tuel, di posticipare la scadenza dell’approvazione dei bilanci comunali al 31 maggio prossimo. Questa presa di posizione da parte delle due associazioni muove dalla “considerazione delle difficoltà emerse in queste ore e della oggettiva complessità degli adempimenti”.
IL NO DEFINITIVO ALLA PROROGA DELL'APPROVAZIONE DEI BILANCI DI PREVISIONE 2016
L’attesa per sapere se dal Ministero fosse stata accolta o meno la richiesta del presidente dell’Anci sulla proroga al 31 maggio per l’approvazione stessa dei bilanci, è dunque finita.
Difatti, Piero Fassino, nella relazione introduttiva al Consiglio Nazionale Anci svolto il 4 maggio con questa parole ha comunicato il secco no del Ministro.
“In ordine alla questione della proroga del termine di scadenza dei bilanci e/o dei consuntivi si fa presente che l’azione dell’ANCI è stata lineare e trasparente. Abbiamo evidenziato da subito gli effetti negativi della coincidenza delle due scadenze, ma il Governo ha mantenuto la propria posizione. Abbiamo verificato, alla luce del crescente disagio di molte amministrazioni segnalato anche da molte Anci regionali, la disponibilità del Governo a concedere una proroga ricevendo sempre un riscontro negativo. L’Anci a tal proposito ha scritto al Ministro Alfano chiedendo la massima cautela e avendo in seguito registrato un’apertura da parte del Governo ha formalizzato la richiesta di proroga che però non è stata accolta”.
E’ dunque giunto ad una chiara definizione il dibattito che in questi ultimi mesi aveva sempre più occupato la scena dei salotti della Pubblica Amministrazione.
Ora dunque tutti gli amministratori che speravano nell’accoglimento della richiesta da parte del Ministro, perchè ancora inadempienti, dovranno esperire tutte le pratiche necessarie e obbligatorie al fine di approvare i bilanci entro e non oltre il termine ammonito dal Ministro stesso.