In questi giorni l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente con Delibera 303-19 ha anticipato l’entrata in vigore al 2020 del nuovo sistema tariffario Tari. Entro il 31 ottobre sarà dunque presentata definitivamente la proposta posta in consultazione entro la fine di luglio, in modo da permettere ai comuni di approvare entro il 31 dicembre le tariffe Tari 2020 sulla base della nuova metodologia.
L’idea è quella di introdurre un metodo tariffario unitario in tutta Italia.
L’Authority ambientale (Arera) guidata da Stefano Besseghini, fisserà una metodologia tariffaria unica, sul modello di quanto fatto in questi anni nel settore idrico, per fissare i parametri di individuazione dei costi efficienti e gli obblighi di trasparenza nella definizione dei piani finanziari. Questo perchè pare sia proprio l’assenza di tali criteri il punto debole della Tari attuale. Le regole impongono alla tariffa la “copertura integrale” dei costi del servizio, ma non si sono preoccupate finora di definire gli standard di efficienza.
Il nuovo sistema dovrà assicurare il principio generale di copertura dei costi efficienti di esercizio e di investimento, si tratta di obiettivi condivisibili, in quanto i criteri di determinazione della tariffa oggi non sono uguali in tutta Italia allineandosi con tale metodologia si potrebbe invece seguire una linea di condotta omogenea che disciplinerebbe l’intera penisola, non creando più sperequazioni.
Il primo metodo tariffario per il calcolo della Tari dovrà:
- definire criteri efficienti di monitoraggio e riconoscimento dei costi;
- introdurre la prima metodologia tariffaria per i costi della gestione dei rifiuti a partire dal 2020;
- assicurarsi che i piani finanziari saranno correttamente adottati e applicati in modo rapido ed efficace nei diversi livelli istituzionali, istituendo, dove necessario, attività informative e formative;
- confrontarsi con le varie istituzioni, così da definire le procedure di approvazione dei piani finanziari per garantire chiarezza, completezza e veridicità delle informazioni da un lato, coerenza tra corrispettivi e costi dall’altro.
Pertanto attraverso la delibera succitata l’Arera dà il via all’iter che porterà alla definizione del primo metodo tariffario per il settore dei rifiuti, il quale vedremo unificherà la complessità della disciplina.