Rischio caos sui pagamenti Imu e Tasi con il modello F24 semplificato. L’allarme arriva dalla consulta nazionale dei Centri di assistenza fiscale (Caf) e per il momento riguarda il pagamento dell’Imu seconde case in scadenza al 16 giugno. Molti contribuenti, infatti, che si sono recati alle poste, per versare l’imposta, senza aspettare gli ultimi giorni, si sono visti rimandare indietro dagli impiegati dell’ufficio perché, a loro dire, i modelli F24 compilati dai Caf erano incompleti.
Per le poste è necessario un codice identificativo dell’operazione. Questo dato, però, sta facendo letteralmente impazzire i Caf e rischia di trasformarsi in un rompicapo perché il codice identificativo è ignoto, finanche agli stessi comuni. «È il caso» spiega a ItaliaOggi Filomena Troise della Consulta dei Caf «di un nostro associato della provincia di Imperia. Ha chiamato il comune che gli ha riferito che non esiste nessun codice identificativo». Secondo le Poste invece sono proprio i comuni ad aver dovuto fornire ai contribuenti, non si sa bene dove e come, questo valore numerico.
La preoccupazione, per i contribuenti e per chi sta preparando i modelli F24 di pagamento, è che si crei, in una situazione già molto confusa, per via dell’intrecciarsi delle scadenze Tasi, un caos che si rifletterà non solo sui versamenti previsti al 16 giugno per l’Imu seconda casa ma anche per i versamenti della Tasi, in tutti quei comuni (poco più di 2000) che hanno deliberato le aliquote sul nuovo tributo e i cui cittadini si recheranno nei prossimi giorni a saldare il dovuto. Al momento pare non esserci risposta e soluzione.
Testata: Italia Oggi, di Cristina Bartelli