A fine luglio scorso sono stati emanati i due documenti sulla copertura dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti in Arera e così in un incontro che si terrà l’11 settembre prossimo verranno illustrati gli stessi per la trasparenza dei documenti di riscossione.
I documenti, denominati 351 e 352, sono i primi atti che l’autorità redige per avviare il nuovo metodo tariffario del servizio integrato dei rifiuti. Riguardano sia il sistema tributo (Tari) sia a corrispettivo (Tarip). L’Autorità intende introdurre misure volte a promuovere la trasparenza e l’efficienza delle diverse gestioni che costituiscono il ciclo dei rifiuti, impostando un meccanismo tariffario che sia in grado di favorire la capacità del sistema locale di gestire integralmente i rifiuti, essenzialmente, fulcro dei documenti è la costruzione del Piano economico finanziario (PEF), sul quale il documento 351 detta le prime classificazioni per in base ai costi ammissibili, partendo dai servizi da escludere che risponde agli orientamenti indicati dal Mef nelle linee guida Tares. Affrontando così fin da subito la situazione dei costi relativi agli anni precedenti, più volte il Tar ha già preso parte alla discussione, pronunciando il suo parere sulla correttezza delle voci di costo del Pef e la conseguente legittimazione dell’impianto tariffario approvato a copertura dei costi (Tar Lecce 386/2017 e Corte dei Conti Toscana parere 73/2015).
La regolazione tariffaria che vuole mettere in campo l’Autorità tende a favorire il raggiungimento degli obiettivi di carattere ambientale in coerenza con le direttive europee, e in particolare in un’ottica di sviluppo dell’economia circolare, economia che è alla base della tariffa corrispettiva, la quale consiste ricordiamo, in un sistema di quantificazione dei rifiuti prodotti dalla singola utenza e che consente di determinare una tariffa proporzionale, per la parte variabile, alla fruizione del servizio da parte dell’utenza stessa.
In tale prospettiva l’Autorità intende definire un sistema tariffario per il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani che fornisca adeguati segnali di prezzo, anche in ossequio al principio comunitario del “pay as you throw“, e di misure che incentivino la prevenzione, la raccolta differenziata di qualità, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti urbani e, in generale, l’efficientamento dei processi di selezione, recupero e valorizzazione della materia, finalizzato alla limitazione del ricorso alla discarica.
Il provvedimento finale sulla trasparenza sarà pubblicato entro il 31 ottobre ed entrerà in vigore dal 1° aprile 2020, così da consentire gli interventi necessari alle procedure e formulazione dei documenti. Carta della qualità dei servizi, documenti di riscossione gratuiti con modalità telematiche di accesso, sia in caso di calcolo in liquidazione sia in caso di autoliquidazione, situazione pregressa dei pagamenti, procedure in caso di ritardo del pagamento, sono solo alcune delle procedure obbligatorie alle quali comuni e gestori dovranno attenersi nel rapporto con l’utenza.
L’appuntamento è dedicato ai gestori dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti, agli operatori di igiene ambientale, all’industria del riciclo e del riuso, agli Enti di Governo d’Ambito, alle istituzioni e agli enti locali, ai consorzi nazionali e a tutte le associazioni dei consumatori, degli ambientalisti e degli operatori del settore.
In linea con il Quadro Strategico 2019-2021, l’Autorità intende impostare un meccanismo tariffario in grado di favorire la capacità del sistema locale di gestire integralmente il ciclo dei rifiuti, in coerenza con le direttive europee e in un’ottica di sviluppo dell’economia circolare fedele al principio pay as you throw. La nuova metodologia proposta prevede quattro tipi diversi di schemi tariffari tra i quali ciascun soggetto competente potrà individuare la soluzione più efficace in base ai propri obiettivi di miglioramento qualitativo, di sviluppo gestionale e delle peculiarità territoriali in termini di limite alla crescita annuale delle entrate.
Accanto a questo, saranno introdotti obblighi di trasparenza verso gli utenti da applicare in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, a partire dalla pubblicazione della “Carta della qualità” da parte di tutti i gestori del servizio.
Il programma, in via di definizione, prevede una prima sessione dedicata all’illustrazione da parte degli uffici di ARERA dei due documenti in consultazione e un successivo momento di ascolto e confronto con i principali attori del settore. La partecipazione è libera previa registrazione.