Al fine di incentivare i comuni nella migrazione dei servizi verso soluzioni cloud qualificate, sono stati assegnati 500 milioni di euro alla strategia “PA digitale 2026“, così da avere maggiori garanzie di affidabilità e sicurezza nella gestione dei dati e nell’erogazione dei servizi pubblici.
Tale contributo economico è relativo a percorsi di migrazione di un numero minimo di servizi verso infrastrutture e soluzioni cloud qualificate che non sono ancora stati avviati a partire dal 1 febbraio 2020. Possono essere presi in considerazione tutti e soli i servizi che sono stati precedentemente classificati secondo quanto previsto dal Regolamento AGID approvato con Determinazione n. 628/2021 .
Importante è sapere che la classificazione è aperta a tutte le PA, ma dovrà essere completata entro il 18 luglio 2022.
Ci sarà pertanto un voucher, che finanzierà l’acquisto di servizi cloud, i quali dovranno essere qualificati e propedeutici alla migrazione e le attività di supporto specialistico. L’importo, che comprende anche il primo anno di canone di servizi cloud, sarà parametrato al numero degli abitanti del Comune e alla tipologia di servizi oggetto di migrazione.
La candidatura non richiede la presentazione di un progetto: è sufficiente inserire sulla piattaforma i servizi che si intendono attivare, scegliendoli all’interno di una lista di 95 tipologie. Al termine della procedura guidata, il sistema crea la domanda di partecipazione che dovrà essere firmata digitalmente dal legale rappresentante della PA e ricaricata sulla piattaforma. Le candidature possono essere presentate fino al 22 luglio 2022. Anche prima di tale scadenza sono previste finestre temporali di 30 giorni al termine delle quali il Dipartimento provvede a finanziare le istanze pervenute in quel periodo.
Nel dettaglio, il finanziamento riguarda soluzioni e servizi cloud qualificati.
La Strategia per la crescita digitale del Paese e il Piano Triennale per l’informatica nella PA hanno disposto l’obbligo per ogni Pubblica Amministrazione di acquisire servizi cloud qualificati e pubblicati sul “Catalogo dei servizi cloud qualificati per la PA” (conosciuto anche come “Cloud marketplace AgID“).
È nato così Il modello “Cloud della PA“, nasce per scongiurare il rischio di affidare i dati a fornitori non in grado di erogare un servizio conforme agli standard internazionali, si rende necessario per assicurare alle Pubbliche Amministrazioni di acquisire servizi di cloud computing omogenei, nel rispetto dei parametri tecnici e dei principi di efficienza e affidabilità fissati dalla stessa Agenzia.
Le imprese che intendono offrire servizi cloud alle Pubbliche Amministrazioni devono, quindi, sottoporsi ai processi di qualificazione definiti dall’AgID con le circolari n . 2 e 3 del 9 aprile 2018 .
Sono previste due procedure: la qualificazione CSP (Cloud Service Provider) e la qualificazione SAAS (Software as a Service).
La qualificazione consente di erogare servizi cloud infrastrutturali alle PA e riserva particolare attenzione agli aspetti di gestione dei processi per la qualità (ISO 9001), alla gestione della sicurezza estesa a tutti gli ambiti che riguardano l’infrastruttura dei servizi cloud (ISO/IEC 27001 estesa ai controlli ISO/IEC 27017 e ISO/IEC 27018), alla gestione delle configurazioni e dei cambiamenti e alla gestione degli incidenti e il recovery dell’infrastruttura in seguito ad eventi critici.
Per ottenere la qualificazione, il fornitore deve trasmettere ad AgID tutta la documentazione richiesta che verrà verificata dall’Agenzia, la quale si riserva la possibilità di valutare in ogni momento il mantenimento dei requisiti necessari. La certificazione ha una durata di 2 anni dalla data in cui AgID accetta la domanda di qualificazione.
Geropa è qualificata con :
- LoginPa Data Space: https://catalogocloud.agid.gov.it/service/489
- Coattiva.it https://catalogocloud.agid.gov.it/service/490