Il metodo normalizzato per la determinazione delle tariffe della TARI è articolato su indici di produttività di rifiuti per categorie di attività che determina, per alcune attività, un effetto moltiplicativo del prelievo, anche molto sensibile.
La legge di conversione del D.L. n. 16/2014 ha previsto che i Comuni, per gli anni 2014 e 2015, possano variare gli indici minimi e massimi di produttività dei rifiuti fino al 50%, rispettivamente, al ribasso (gli indici minimi) o al rialzo (gli indici massimi).
Inoltre, i Comuni possono ripartire la quota fissa della tariffa relative alle utenze domestiche in misura paritaria per tutte le utenze, a prescindere dal numero dei componenti il nucleo familiare.